Presentazione Squadre 2020, B&B Hotels – Vital Concept
La Vital Concept – B&B Hotels si prepara a un 2020 di grandi possibilità. La formazione francese, ormai al suo terzo anno tra i professionisti, ha dimostrato di aver fatto un salto di qualità, rendendosi molto competitiva nelle corse di casa e trovando anche qualche piazzamento in quelle in cui ha ricevuto un invito. Il maggior motivo d’orgoglio per la dirigenza del team è tuttavia la Wild Card ricevuta per il Tour de France 2020, corsa a cui la squadra di fatto farà il debutto da quando è arrivata la nuova gestione. Confermati gli uomini di punta attorno a cui gira il progetto e aggiunto qualche tassello quanto meno interessante, la formazione transalpina vuole ergersi tra le migliori dell’Europe Tour in questa stagione.
Gli uomini più attesi
Sono sempre i soliti due gli uomini attorno a cui gira principalmente l’ambizioso progetto del team: Bryan Coquard e Pierre Rolland. Il velocista è riuscito a ritrovare continuità di successi nella scorsa stagione, ponendo ben nove sigilli e trovando piazzamenti anche in corse di primissima fascia, come nel caso dei due quinti posti colti alla Parigi-Nizza. Il treno delle volate sarà inevitabilmente costruito intorno a lui, che quando è nella condizione migliore può tenere anche sugli strappi per poi sprigionare la propria potenza negli ultimi 300 metri. Il Tour de France sarà ovviamente l’obiettivo principale, ma anche le Olimpiadi su pista possono regalargli qualche soddisfazione importante. Lo scalatore, ormai giunto all’età di 34 anni, dovrà continuare a essere il riferimento in salita, anche per far crescere i corridori meno esperti di lui presenti nel roster. La sua indole da attaccante e la sua buona capacità su percorsi mossi possono ancora regalargli qualche soddisfazione: magari anche tornare a un successo che manca dal 2017.
La terza punta del team, almeno nelle intenzioni della dirigenza, doveva essere Arthur Vichot. L’ex campione nazionale francese tuttavia non ha risposto alle aspettative nella sua prima stagione con la formazione Continental Pro, finendo ben lontano dalle vittorie. Sui percorsi mossi sarà ancora il leader, ma servirà ritrovare la brillantezza in grado di regalargli qualche soddisfazione in una carriera che nei primi anni sembrava promettere più di quanto abbia poi realmente mantenuto. La sua spalla, se non proprio alternativa, sarà Cyril Gautier, l’anno scorso in top ten al Trofeo Matteotti ma quasi mai realmente competitivo per la vittoria.
Gli altri corridori di maggiore qualità sono arrivati con l’ultima sessione di ciclomercato. Jens Debusschere arriva da una stagione non esaltante con la Katusha-Alpecin, ma può essere il corridore di riferimento per le classiche sul pavé, visto che in carriera ha già dimostrato di avere buoni numeri alla Parigi-Roubaix. Il belga potrà anche essere un valido appoggio nei treni della volata, contando sulle sue qualità di passista, e a sua volta mettersi in proprio per qualche sprint. La formazione per il pavé potrà comunque contare sull’innesto di Frederik Backaert, oltre che sui più esperti Maxime Cam, Bert De Backer, Steven Lammertink e soprattutto Jonas Van Genechten. Sui percorsi collinari Tom-Jelte Slagter potrà far valere tutta la sua potenza, che in carriera gli ha permesso di vincere due tappe alla Parigi-Nizza. Il neerlandese potrà poi essere un valido appoggio in salita, o provare a mettersi in proprio con qualche fuga da lontano. Per le asperità altri nomi interessanti sono l’austriaco Sebastian Schönberger e il francese Kevin Reza.
Le giovani promesse
Non sono molti i giovani di cui si compone il roster del team, che ha evidentemente preferito puntare su corridori di maggiore esperienza. Il talento più interessante pare essere Cyril Barthe, scalatore arrivato dall’Euskadi-Basque Murias. Il classe ’96 non ha ancora ottenuto successi in carriera, ma ha già maturato una discreta esperienza andando all’attacco anche nell’ultima Vuelta a España, in cui ha colto anche un settimo posto di tappa. Questa stagione sarà importante per capire fino a che punto può arrivare. È all’ultimo anno tra i “giovani” il velocista Jérémy Lecroq, classe ’95 che dopo un primo anno con qualche piazzamento ha collezionato più ritiri che presenze nel 2019. Ha già un paio di anni di esperienza tra i professionisti Adrien Garel, che dovrebbe correre ancora in appoggio ai capitani.
L’unico neoprofessionista nel roster è l’italiano Luca Mozzato, che tra i dilettanti ha ottenuto un solo successo ma ha dimostrato di aver un ottimo motore nelle volate in cui il gruppo è stato già piuttosto selezionato. Il classe ’98 userà la stagione soprattutto per far esperienza, ma nulla vieta di poterlo vedere protagonista in qualche sprint se dovesse averne occasione.
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